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Castello di Poppi
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
 

IL CASTELLO DI POPPI IN TOSCANA

Il Castello di Poppi fu edificato nel XIII secolo dalla nobile famiglia dei Guidi.
E’ visibile da buona parte del Casentino, per questo è considerato il simbolo di questa valle toscana.
Questo castello fu il modello ispiratore di Palazzo Vecchio a Firenze. La maestosa torre è l’unica parte che nei secoli ha subito una grossa modifica strutturale: a fine ‘800 fu abbassata di una decina di metri dopo un danno subito da un fulmine. Oggi la sua altezza è di 50 metri.
Per accedere al castello attraversiamo un prato che circonda l’edificio e dove si trova l’elegante pozzo. Appena entrati ci troviamo nella corte interna del Castello di Poppi. Il nostro sguardo si dirigerà istintivamente verso l’alto attratto dai ballatoi in legno e dall’elegante scala realizzata a fine ‘400 dall’architetto Turriani. Ma prima di salire ai piani superiori sono da vedere le scuderie, la prigione del castello, il plastico della Battaglia di Campaldino combattuta tra Guelfi e Ghibellini nel 1289, gli stemmi gentilizi realizzati dalla bottega di Andrea della Robbia.
Al primo piano di questo castello sono da visitare il grande “Salone della Feste” e la storica Biblioteca Rilliana dove sono conservati 25000 volumi antichi. Questo tesoro culturale prende il nome dal Conte Fabrizio Rilli Orsini che alla sua morte, nel 1826, donò alla comunità di Poppi il suo enorme patrimonio librario.
Salendo all’ultimo piano, detto Piano Nobile perchè qui si trovavano le stanze dei Conti Guidi, ci accoglierà la cariatide del Conte Guido Novello, una delle figure di maggior rilievo di questa casata, fu lui che ospitò qui l’esiliato Dante Alighieri.
In questo piano possiamo visitare la Cappella dei Guidi, qui sono dipinte sei scene sacre attribuite a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.
Accanto alla cappella si trova l’accogliente “Sala del caminetto”. Dal Piano Nobile, salendo 104 scalini, si può raggiungere la cima della torre da cui potremo dominare visivamente il Casentino.
Per un testo più approfondito www.ilbelcasentino.it

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